Che cos’è l’apnea notturna?
L’apnea notturna è un fenomeno abbastanza diffuso che si manifesta come conseguenza acuta del russamento. In particolare, il russare provoca la vibrazione delle pareti della gola, mentre l’apnea notturna genera un collasso totale delle pareti, ostruendo così il passaggio dell’aria. In questi casi, la persona sembra trattenere il respiro. Quest’azione viene immediatamente intercettata dal cervello che va in protezione, tende ad aumentare l’ossigenazione e accelerare il respiro, causando anche l’interruzione del sonno.
La sindrome delle apnee notturne ostruttive (OSAS) deve essere curata quando il numero delle apnee (di almeno 10 secondi) è superiore a 5: al di sotto di tale valore possono essere considerate fisiologiche. Un sintomo che non deve comunque essere trascurato, anche se le apnee sono scarse, è la sonnolenza diurna. Si tratta di un segno di scarsa ossigenazione e di frequenti “risvegli” (arousal) durante il sonno, il quale risulta frammentato e non ben strutturato.
Le cause delle apnee notturne possono essere:
- lo scarso stimolo del sistema nervoso, che fa perdere forza alla muscolatura della gola durante il sonno
- un eccesso di volume dei tessuti (es.: palato voluminoso, tonsille ingrossate)
Fattori di rischio sono:
- Obesità
- Fumo
Ruolo importante è anche quello degli odontoiatri, che possono intervenire con dispositivi di avanzamento mandibolare, che hanno il vantaggio di andare ad ampliare lo spazio tra le pareti della gola.
